Facili, sfiziose e veloci: le chiacchiere sono un dolce tipico del Carnevale.
Chiacchiere, sfrappe, galani, crostoli, bugie, lattughe: comunque vogliate chiamarle, che siano a forma di nodo, fiocco, o lisce, il loro sapore è inconfondibile.
Chiacchiere: un po’ di storia
Già all’epoca dell’antica Roma, in occasione dei Saturnali, le donne preparavano dei dolcetti a base di uova e farina chiamati “frictilia”, fritti nel grasso del maiale.
Essendo un dolce facile da preparare e poco costoso, ne venivano impastate grosse quantità perché dovevano durare per tutto il periodo della Quaresima e servito alla folla che si recava in strada per festeggiare il Carnevale. La tradizione è sopravvissuta fino ad oggi, anche se ora è raro trovarle cucinate nello strutto ma piuttosto nell’olio di semi o al forno.
Secondo alcuni, le chiacchiere hanno origini napoletane: mentre la Regina Savoia chiacchierava con i suoi ospiti, le venne fame così chiese al cuoco di corte di realizzare velocemente un dolce che potesse allietare lei e i suoi ospiti.
Chiacchiere: la ricetta
Gli ingredienti: 7 uova, 7 cucchiai di zucchero, 7 cucchiai di olio di semi, 2 limoni spremuti e la buccia grattugiata, 2 bustine di vanillina, farina q.b.
Olio di semi di arachide per friggere. Zucchero a velo.
Procedimento
Mescolate in una ciotola le uova, la vanillina, lo zucchero, l’olio, grattugiate la buccia dei limoni, poi unite il succo; aggiungete infine la farina, un po’ alla volta.
Amalgamate per bene gli ingredienti fino a formare una palla liscia ed omogenea. Lasciate riposare per circa mezz’ora.
Stendete la pasta con il mattarello in sfoglie sottilissime (usate nonna papera, se l’avete). Ritagliate con il tagliapasta a rotelle in listarelle.
Ponete abbondante olio nella padella; una volta raggiunta la temperatura, immergete le chiacchiere (poche alla volta). Non appena dorate, scolatele su carta assorbente per fritti. Una volta fredde, cospargetele di zucchero a velo.
Le chiacchiere sono davvero irresistibili; buon Carnevale!